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La storia di una rinascita grazie ai Sette Riti Tibetani


Cari amici, voglio raccontarvi la mia storia di avvicinamento e di scoperta dei Sette Riti Tibetani.

Uuna storia iniziata 4 anni fa, che mi ha fatto conoscere un modo nuovo di approcciare il mondo che mi circonda.

risveglio

Ogni mattina alle 6 mi sveglio per incontrarmi con il giorno che nasce.

Ll’aria fresca che mi pervade lo spirito, mentre il mio corpo affronta in maniera rilassata e riflessiva i vari movimenti dei Riti.

Non solo esercizi fisici, che comunque mi fanno stare bene.

Non solo un modo di re-imparare a respirare, ma soprattutto un modo di impostare la vita in una maniera più rilassata, più in sintonia con chi mi sta intorno.

Un modo nuovo di iniziare la giornata in maniera positiva, più spirituale, più distaccata da tutte quelle cose a cui ingiustamente diamo troppa importanza.

Mi sono riappropriato di me stesso.

 

La storia di una rinascita grazie ai Sette Riti Tibetani

 

Li ho scoperti per caso, i Sette Riti Tibetani, girovagando su internet.

Mentre leggevo un post di rieducazione visiva, altro esercizio che pratico per migliorare la mia miopia e ridurre la mia dipendenza dalle stampelle visive.

I Sette Riti Tibetani sono un’altra scelta di vita che mi ha conquistato, che mi da forza, speranza.

Una scelta di cui vedo giorno per giorno i miglioramenti, piccoli risultati che mi danno gioia, che mi fanno capire che veramente siamo fatti ad immagine e somiglianza del Creatore.

Mi fanno capire che il nostro corpo, la nostra mente, la nostra intelligenza, la nostra forza, hanno dei limiti ancora tutti da scoprire.

Sta a noi decidere se avere la curiosità e la costanza di scoprirli o invece, farci sopraffare dalla pigrizia, e farci rassicurare dalle comode verità e dai rassicuranti dogmi che questo mondo ci vomita addosso in continuazione.

Dopo averli praticati come autodidatta, ho scoperto, nel 2014, la scuola di Silvia Salvarani.

Ho proposto la mia candidatura, e una sera di luglio ho ricevuto la bellissima telefonata di Silvia, con cui ho parlato piacevolmente per oltre 20 minuti e, alla fine della quale, Silvia ha accettato la mia iscrizione alla scuola.

 Silvia Salvarani

La storia di una rinascita grazie ai Sette Riti Tibetani

 

Dopo una estate di studio e di applicazione, una domenica mattina di fine ottobre, vado alla stazione di Roma, allo 8 ho il treno che mi porterà a Milano per sostenere l’esame di abilitazione all’insegnamento dei Sette Riti Tibetani.

Ultimo ripasso in treno, arrivo a Milano, una bella giornata di sole anche qui, tanta gente in giro.

Conosco finalmente de visu Silvia e gli altri allievi.

Proveniamo da tutte le parti d’Italia, isole comprese, organizziamo lo svolgimento dell’esame.

Durerà oltre 4 ore, un vero e proprio seminario con allievi, che terremo noi discepoli sotto lo sguardo vigile e esaminatore di Silvia, bell’impegno, fisico e mentale.

Andiamo a mangiare un boccone, ristorante vegano, per me è la prima volta, non male, il cibo è interessante, la gente pure.

C’è gentilezza e collaborazione tra avventori e gestori, si sparecchia in autonomia, si riciclano i rifiuti.

Mentre mangiamo chiacchiero con gli altri allievi, sono quasi tutti insegnanti yoga o operatori olistici, sono l’unico fuori standard come professione, ma non come approccio.

Ormai la mia visione del mondo e di me stesso è olistica, ed in questo siamo tutti fuori standard rispetto al mondo che ci circonda.

5° rito tibetano

 

 

La storia di una rinascita grazie ai Sette Riti Tibetani

 

Arrivano gli allievi del seminario, tra di loro c’è anche una ragazza giovanissima, non più di 20 anni, che è venuta apposta da Londra, dove studia.

È interessata ai Riti, è interessata a vedere il mondo da una prospettiva diversa, è motivata a migliorare il suo fisico, la sua mente, il suo benessere.

Mi sembra lontana anni luce dai giovani che conosco, compresi i miei figli.

Così attenti a essere globalizzati, ad apparire sempre e comunque, a non pensare con la propria testa, ad ottenere facilmente tutto quello che chiedono, senza fatica, senza lottare.

Il seminario scorre veloce, noi discepoli lo conduciamo abbastanza bene, tra qualche scivolone, ma anche tra apprezzamenti di Silvia.

Alla fine siamo tutti contenti.

Gli allievi perché hanno passato un pomeriggio diverso, tra esercizio per il corpo e cibo per la mente. noi perché siamo stati promossi. 

Andiamo via tutti insieme, ognuno in poche ore tornerà alla propria città, ai propri impegni, ai propri affetti.

Ci salutiamo in maniera affettuosa, baci, abbracci, come se fossimo amici da sempre, ci siamo conosciuti solo qualche ora prima.

 

La storia di una rinascita grazie ai Sette Riti Tibetani: cosa è importante per me

 

Ma la cosa più bella per me è sapere che in questo mondo ormai standardizzato esistano ancora alcuni atolli di persone che ricercano la felicità attraverso il loro completamento.

In questo mondo globalizzato, in questa Italia allo sbando, con un egoismo ed un menefreghismo dilagante, c’è ancora qualcuno interessato a condividere e donare con il cuore.

Che in questa umanità che vive solo di apparenza, alla ricerca sempre e comunque dell’effimero, del piacere materiale, ci sono persone che agiscono a prescindere da razza, religione, ceto sociale, appartenenza politica.

Felicità

Sono felice di essere entrato a questo mondo, sono felice di fare ogni giorno un passo verso la completezza, verso la centratura, verso il benessere fisico, mentale e spirituale, verso la visione olistica.

Sono felice di poter insegnare alle persone che mi circondano a stare meglio, a stare bene, a rimettersi in discussione.

Dopo essermi diplomato, ho iniziato ad insegnare, a organizzare dei seminari, e ogni volta che inizio un nuovo ciclo di lezioni, mi emoziono nel vedere gli allievi così attenti, così desiderosi di imparare, così motivati nel migliorare, la loro vita, la loro salute.

 

La storia di una rinascita grazie ai Sette Riti Tibetani: l’importanza della Pratica costante

 

Prima di concludere voglio testimoniare qui l’importanza della pratica costante dei Sette Riti Tibetani.

Negli ultimi mesi, complice una serie infinita di impegni e parecchi problemi personali, non sono riuscito a essere costante nella pratica dei preziosi Riti.

Li sto facendo saltuariamente, anche una sola volta a settimana, saltando soprattutto la meditazione (quasi sempre per problemi di tempo).

In questo modo non sto riuscendo a gestire le situazioni di forte stress a cui sono da un po’ di tempo sottoposto.

Inevitabilmente il mio organismo si è trovato esposto agli attacchi tipici della stagione fredda: è bastato rimanere a contatto qualche giorno con un amico raffreddato… et voilà!

Fortissimo raffreddore, tosse, catarro, difficoltà a respirare di notte.

E’ bastato rimanere a contatto di moglie e figlia influenzate per qualche giorno. L’influenza mi ha devastato per una settimana, con strascichi di debolezza lunghissimi, addirittura facevo fatica a fare una rampa di scale!

E poi, infiammazioni alle gengive, con necessità di assumere antidolorifici e antibiotici.

Negli ultimi tre anni praticamente non ho mai preso farmaci, nemmeno un’aspirina.

respiro

Il mio sistema immunitario, grazie alla pratica dei Sette Riti Tibetani, è sempre stato al massimo, in grado di difendersi da solo dagli attacchi batterici e virali.

Quello che vi sto raccontando, quello che sto sperimentando sul mio organismo, questo mio stato di salute cagionevole è l’ennesima conferma che abbiamo una potentissima medicina per stare bene.

La più potente di tutte, perché ci permette di mantenere le nostre difese immunitarie al livello più alto possibile.

La potenza dei sette Riti Tibetani!!!

p.s.

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Alessandro De Rinaldis

Alessandro De Rinaldis vive a Roma, si è diplomato alla Scuola dei 7 Riti Tibetani nel 2014; pur non occupandosi a tempo pieno di discipline olistiche (la sua professione è quella di specialista informatico), è molto attento a studiare e ad applicare le discipline del benessere, dai Riti a varie forme di meditazione, dai meccanismi di autoguarigione ad un’alimentazione consapevole, e a divulgare le sue conoscenze e le sue scoperte. Il tutto con lo scopo di stare sempre meglio e di aiutare le persone a ritrovare il proprio “io”, il proprio benessere, la propria “giovinezza”

4 COMMENTI

  1. Mi entusiasma la tua storia .Da sempre interessata a discipline olistiche e autoeducazione al benessere,ho praticato meditazione per lungo tempo..nonostante mi appassionati la lettura dei Tibetani…ora sono …ad un punto fermo..cosa posso fare?

    • Buongiorno Sandra! Ti ringrazio molto per le belle parole. La mia bellissima esperienza la raccomando a tutti, è veramente entusiasmante rimettersi in gioco, così come è bellissimo aiutare chi ci sta intorno a fare altrettanto. Ti consiglio di provare la pratica dei Riti per un pò di tempo, due o tre mesi, applicandoti con costanza e ricominciando ovviamente a meditare (il 7° Rito). I risultati che otterrai saranno strabilianti, stenterai a riconoscerti! Un abbraccio di luce! Alessandro

  2. Pratico meditazione trascendentale da 22 anni…..da un anno (grazie ad una mia amica che insegna yoga) ho iniziato ad integrare la meditazione con i riti dei 5 tibetani (più il sesto). Dopo il primo mese la pelle del mio viso era molto più luminosa ed elastica , il mal di schiena (causato dal lavoro) abbassato ai minimi termini. Dopo tre mesi il corpo era più tonico di 5 anni prima. Oggi a distanza di un anno lo consiglio a tutti quelli che “si vogliono bene”. INTEGRATELI CON LA MEDITATAZIONE……..

    • Hai ragione! Infatti il settimo Rito è appunto la meditazione, che pratico e faccio praticare ai miei allievi con ottimi risultati! Un abbraccio di luce! Alessandro

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