- Il blog degli insegnanti certificati -

Una prima riflessione: la respirazione dei Sette Riti Tibetani


RespirazioneOggi vorrei inviarvi un mio piccolo contributo in merito alla pratica dei Sette Riti: vorrei iniziare con voi, con tutti gli Istruttori ed i praticanti una riflessione che già avevo accennato sulle pagine social. La riflessione riguarda la respirazione durante la sequenza di ogni Rito. Premetto che ho conosciuto i Riti in modo casuale, e la prima pratica di circa sei mesi è stata eseguita solo seguendo indicazioni generiche trovate in rete….che dire….i Riti in Rete, l’inizio era confortante…!!! Poi la mia curiosità si approcciò ad un sunto (sempre in Rete) del testo del Kelder, la cosa mi stimolò ed iniziai ad acquistare qualche testo, ma a partire dal secondo testo del Kelder in poi… (il primo Kelder lo ho acquistato relativamente da poco….)

Non mi tornava il discorso della respirazione, ovvero il dibattito in merito al fatto di come:

Espirare od inspirare durante le varie fasi.

Associare l’espirazione o l’inspirazione ad una fase diventava il problema principale, poiché si trovavano ipotesi contrastanti. In occasione del training per istruttore la Maestra Silvia mi ha chiarificato anche questo aspetto determinante, consigliandomi inoltre come testo essenziale, anche per l’approccio alla corretta respirazione, il famoso (quanto introvabile, o meglio difficilmente reperibile…) testo dei Gillessen.

Sergio_MaestraEbbene a fine 2015 sono riuscito, tramite rivenditore di testi usati – sempre in Rete…;-) – a trovarlo e devo dire che sono stato molto felice di approfondire tutta una seri di aspetti, respirazione inclusa. Ora è chiaro a tutti, lo so ci ho messo un po’, che in ogni Rito vale il concetto yoga di “respirazione inversa” (che peraltro ho trovato anche nelle arti interne cinesi, interessante prospettiva direi…) ovvero, correggetemi se sbaglio, si inspira ogni qualvolta (testuale dal Gillessen) “ci si allontana da Terra” e viceversa si espira quando ci riavviciniamo (in tutti i sensi…. a Madre Terra. Inizialmente (appena conosciuti i Riti in …Rete) questa sequenza mi era un po’ ostica (l’approccio iniziale di qualche anno scoperto casualmente in Rete declamava proprio così) e ho dovuto comunque sperimentare un po’ per ascoltare ciò che il mio corpo mi diceva in proposito.

silvia2Attualmente mi trovo bene con queste fasi (chiaramente parlo dei primi Cinque, poi sappiamo tutti che il Sesto ha la sua particolarità di respirazione ed il Settimo poi è “gestibile soggettivamente”….poi nei prossimi contributi spero di aprire altre condivisioni in merito in quanto sto approfondendo sui due testi del Salvesen, interessantissimi peraltro…)

La riflessione è aperta … 🙂

Grazie un Abbraccio di Luce a Tutti

Namasté

Sergio

p.s.

SCOPRI QUI come candidarti allo studio per diventare insegnante certificato della Scuola Internazionale dei Sette Riti Tibetani


Sergio Bovini

vivo e lavoro in Umbria con un occhio alla Geologia, un altro alla Sicurezza e Salute nei Luoghi di Lavoro ed…il Terzo Occhio…. decisamente orientato verso le Discipline Olistiche…! Fin da piccolo sono stato attratto da tutto ciò che appariva come “magico” all’occhio di noi bimbi… Le esperienze adolescenziali in montagna hanno consolidato il mio amore per Madre Natura… L’interesse per le Arti Marziali ha orientato la mia attenzione verso l’Energia Universale… Nel 2008 conseguo il I Dan di Karate Shotokan. Nel 2011 incontro, più o meno casualmente, i Riti Tibetani. Nel 2013 incontro, non casualmente, la Maestra Silvia Salvarani e Lorenzo Olivieri. Nel 2014 conseguo il diploma di Insegnante Certificato dei Sette Riti Tibetani. Nel 2015 conseguo il Primo Livello ReiKi metodo Usui. Nel 2015 partecipo al Corso Base per imparare a suonare le Campane Tibetane, con la Maestra Monica Felici. Nel 2016 conseguo il Secondo Livello ReiKi metodo Usui … e il Viaggio continua … ;-)

8 COMMENTI

  1. Questa affermazione “si ispira ogni qualvolta ci si allontana da Terra” e viceversa si espira quando ci riavviciniamo a Madre Terra” è magica…..grazie!

    • Grazie Rebecca ! Spero la riflessione sia utile e che condivideremo anche questo aspetto. Il blog è anche e soprattutto una Via di condivisione per noi tutti !
      Grazie un Abbraccio di Luce !
      Sergio

  2. Condivido il commento di Rebecca. Anche a me è piaciuta molto. Ho sempre ripetuto agli allievi nelle sessioni di yoga inspirate quando aprite il corpo ed espirate quando lo chiudete. La frase di Sergio è decisamente più poetica. Grazie 🙂

    • Elisabetta grazie ! Perdonate l’errore di stampa, chiaramente è “quando si iNspira”… 😉
      Poi è una frase tratta dal testo dei Gillessen, ho solo “esportato” la poeticità…!

      Un Abbraccio di Luce

      sergio

  3. Ciao! Sono Maria e insegno Pilates, volevo chiederti se la inspirazione ed espirazione avviene tutto per il naso. Grazie mille!!

    • Maria ciao
      di norma io inspiro per il naso (“immetto aria pulita ed Energia buona”) ed espiro per la bocca (“mi ripulisco”), lo trovo maggiormente efficace.
      Grazie !
      Un Abbraccio di Luce
      sergio

  4. Ciao!
    Quindi nel secondo e terzo rito si ispira nella fase di chiusura?
    Allora ho sempre sbagliato……😶

    • Ciao !

      Leggi il successivo post “RESETTIAMO LE IDEE”, è un aggiornamento e definisce la corretta modalità di respirazione

      Grazie !

      Sergio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »