Ecco come ho riscoperto Me Stessa con i 7 Riti Tibetani
Immediatamente, dopo il seminario, una passione e una volontà interiore mi spingono ad applicarmi alla disciplina dei 5 tibetani.
Ne riconosco l’energia che conduce docilmente tutta me stessa verso una determinata azione.
Al risveglio, la mattina, non vedevo l’ora di dedicarmi alla disciplina dei 5 tibetani e, mentre li svolgevo, una parte di Me emergeva, osservava il mio corpo e ogni movimento.
Ogni rito era sacro e automaticamente la Presenza era immediata, gli atti respiratori coordinati.
Un dialogo interiore si stabiliva.
L’Osservatore era vigile e presente pronto a consigliarmi e correggere.
Sperimentavo i miracoli attraverso le varie posture del mio corpo, ne verificavo l’armonia non appena correggeva posizioni non equilibrate.
A fine esercizio ne scaturiva un entusiasmo e un’energia straordinaria.
Passavano i giorni e ognuno di questi rappresenta un appuntamento con Me stessa.
Uno di questi è stato il più importante allorchè durante la pratica un benefico calore pervade tutto il mio corpo, avverto l’energia amorevole di mia madre, ne sento la presenza e la sua visione interiore cattura totalmente il mio essere.
È visibilmente soddisfatta del lavoro che sto facendo.
Ha davanti a sè la visione di tutte le mie vite e si sofferma a “quella vita” in cui ero “maestra” dello yoga e mi dice:
stai riprendendo quello che in una vita passata sapevi fare molto bene.
La commozione è grande quanto è grande l’energia d’amore, di pace e di gratitudine che mi accompagnerà per l’intera giornata e ancora oltre.
Grazie!
Giuditta
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